Ottobre - Novembre 2024

Forse dovremmo fermarci
e dare uno sguardo...


   Forse dovremmo fermarci e dare uno sguardo ai nostri sogni, quelli non della notte o del sonno ma quelli a occhi aperti che guardano a noi, agli altri, alla felicità!
Due uomini, il Card. Văn Thuận e papa Francesco, ci raccontano i loro:

Sogno una Chiesa che è Porta Santa, aperta, che accoglie tutti, piena di compassione e di comprensione per le pene e le sofferenze dell'umanità, tutta protesa a consolarla.
Sogno una Chiesa che è Parola, che mostra il libro del Vangelo ai quattro punti cardinali della terra, in un gesto di annuncio, di sottomissione alla Parola di Dio, come promessa dell'Alleanza eterna.
Sogno una Chiesa che è Pane, Eucaristia, che si lascia mangiare da tutti, affinché il mondo abbia la vita in abbondanza.
Sogno una Chiesa che è appassionata di quella unità che ha voluto Gesù.
Sogno una Chiesa che è in cammino, Popolo di Dio che, dietro al Papa che porta la croce, entra nel tempio di Dio e pregando e cantando va incontro a Cristo Risorto, speranza unica, incontro a Maria e a tutti i Santi.
Sogno una Chiesa che porta nel suo cuore il fuoco dello Spirito Santo, e dove c'è lo Spirito c'è la libertà, c'è il dialogo sincero con il mondo; e specialmente con i giovani, con i poveri e con gli emarginati, c'è il discernimento dei segni dei nostri tempi.
Sogno una Chiesa che è testimone di speranza e di amore, con fatti concreti, come quando si vede il Papa abbracciare tutti... nella grazia di Gesù Cristo, nell'amore del Padre e nella comunione dello Spirito, vissuti nella preghiera e nell'umiltà.
(card. François Văn Thuận)


Signore e Padre dell'umanità, che hai creato tutti gli esseri umani con la stessa dignità, infondi nei nostri cuori uno spirito fraterno.
Ispiraci il sogno di un nuovo incontro, di dialogo, di giustizia e di pace.
Stimolaci a creare società più sane e un mondo più degno, senza fame, senza povertà, senza violenza, senza guerre.
Il nostro cuore si apra a tutti i popoli e le nazioni della terra, per riconoscere il bene e la bellezza che hai seminato in ciascuno di essi, per stringere legami di unità, di progetti comuni, di speranze condivise. Amen.
(papa Francesco)


E Tu, sogni ancora?
E Tu, sogni ancora a proposito della felicità? E Tu, sogni ancora un mondo di relazioni che dischiudono la felicità?

Ma c’è Qualcuno che non smette mai di sognare: È talmente grande il sogno di Dio, da non poter fare a meno di ognuno di noi: diversi, unici, irripetibili e insostituibili. Il sogno di Dio è il bene dell'uomo, ovunque egli sia, viva, lavori, si batta e soffra sotto le bandiere più diverse. Dio sogna l'uomo libero perché lo ha creato così. È quello di un Padre, il sogno di Dio, che vuole incontrare ogni suo figlio, ma soprattutto gli smarriti, gli emarginati, gli abbandonati, gli ultimi.
Che ogni uomo possa vivere da uomo per sempre, questo è il sogno di Dio e tu solo puoi aiutarlo a realizzare questo sogno.
Riprendiamo a “sognare” ma ricordiamoci dei sogni di Dio su di noi!

Don Giuliano

 
 


 
 


 
 

 

 

 

 
 

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